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CIVP - tecnica di corsa finalizzata al dimagrimento

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2010 15:45
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15/11/2008 12:04
 
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Simone insomma sti risultati?

Provo a ricapitolare dimmi se ho compreso bene:

calcolo la max freq cardiaca teorica 220-età (nel mio caso 220-37= 183)

misuro frequenza cardiaca riposo (nel mio caso 60)

calcolo frequenza cardiaca di riserva = max freq cardiaca teorica meno frequenza cardiaca a riposo (nel mio caso 183 - 60 = 123)

calcolo 60% e l'80% ovvero il 60% della frequenza di riserva + frequenza a riposo e l'80% della frequenza di riserva +frequenza a riposo (nel mio caso: (123*60)/100 + 60 = 133 il 60% e (123*80)/100 + 60 = 158 l'80%)

dopo 3-5 minuti di riscaldamento necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 133) scatto per 1 minuto per portare il battito all'80% (nel mio caso 158), raggiunto l'80% cammino finchè il battito non torna al 60% (nel mio caso a 133), toccato il 60% compio un nuovo scatto per tornare all'80% fino a completare in questo modo i 20 minuti di allenamento (escluso il riscaldamento e doverosi 2-3 minuti di defaticamento).

Ho compreso bene?

Alcune domande a te che lo stai seguendo da un paio di mesi:
migliorando la capacità aerobica presumo che col passare del tempo impiegherai sempre meno tempo a recuperare dopo gli scatti (er esempio se agli inizi impieghi 3 minuti di camminata per tornare al 60% con il passare del tempo dovresti impiegare 2 minuti e mezzo poi due minuti poi un minuto e mezzo e cosi via) facendo sì che nei 20 minuti prefissati gli scatti all'80% diventeranno più numerosi rispetto a quando inizi o mi sbaglio?

ciao
DCSL

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15/11/2008 16:02
 
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ad ogni modo provato oggi sul tapis roulant:

3' di riscaldamento

22' di allenamento come sopra esplicitato (media finale 149 bpm)
di cui 8 scatti da 1' a 10 kmh (in cui arrivavo a 158 bpm) e 14' residuali di cammhninata a 5kmh per riportare il battito al 60% (134 bpm)
2' di defaticamento

mi ha divertito molto a differenza del solito corricchiare a velocita costante
DCSL

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Re: hiit ed epoc
fabio856, 15/11/2008 10.37:

Ciao
bella quella tecnica che tiene conto della frequenza limite ,in pratica è un HIIT con dei parametri più precisi, e leggermente meno impegnativi. Questi tipi di alllenamento bruciagrassi a mio avvido sono i migliori ,poichè entrambi hanno lo scopo di aumentare l'EPOC (excess post exercise oxygen consuption) consumo di ossigeno dopo l'esercizio.Infatti lo scopo è quello di tenere alto il consumo di ossigeno per parecchie ore dopo la fine dell'esrcizio .Questo aiuta tantissimo ad utilizzare i grassi .L'EPOC è direttamente proporzionale all'intensità e alla durata dell'esercizio . Più aumentano intensità e durata e più a lungo il livello metabolico rimane a valori superiori rispetto al suo livello basale.

CAUSE DELL'EPOC:
resintesi aerobica di ATP

resintesi di glicogeno dal lattato

ossidazione del lattato

effetto dovuto all'ipertermia

effetto dell'assetto ormonale

effetto dell'elevata attività cardiaca, ventilatoria e di altre funzioni corporee

Tratto da: Fisiologia applicata allo sport McArdle, Katch and Katch, 1997. p.68
se lo dicono questi signori che hanno passato la vita a studiare la fisiologia dell'esercizio possiamo crederci!




grazie.... [SM=g1477288]
Simone

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15/11/2008 18:10
 
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Re:
The ManZ, 15/11/2008 12.04:

Simone insomma sti risultati?

Provo a ricapitolare dimmi se ho compreso bene:

calcolo la max freq cardiaca teorica 220-età (nel mio caso 220-37= 183)

misuro frequenza cardiaca riposo (nel mio caso 60)

calcolo frequenza cardiaca di riserva = max freq cardiaca teorica meno frequenza cardiaca a riposo (nel mio caso 183 - 60 = 123)

calcolo 60% e l'80% ovvero il 60% della frequenza di riserva + frequenza a riposo e l'80% della frequenza di riserva +frequenza a riposo (nel mio caso: (123*60)/100 + 60 = 133 il 60% e (123*80)/100 + 60 = 158 l'80%)

dopo 3-5 minuti di riscaldamento necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 133) scatto per 1 minuto per portare il battito all'80% (nel mio caso 158), raggiunto l'80% cammino finchè il battito non torna al 60% (nel mio caso a 133), toccato il 60% compio un nuovo scatto per tornare all'80% fino a completare in questo modo i 20 minuti di allenamento (escluso il riscaldamento e doverosi 2-3 minuti di defaticamento).

Ho compreso bene?

Alcune domande a te che lo stai seguendo da un paio di mesi:
migliorando la capacità aerobica presumo che col passare del tempo impiegherai sempre meno tempo a recuperare dopo gli scatti (er esempio se agli inizi impieghi 3 minuti di camminata per tornare al 60% con il passare del tempo dovresti impiegare 2 minuti e mezzo poi due minuti poi un minuto e mezzo e cosi via) facendo sì che nei 20 minuti prefissati gli scatti all'80% diventeranno più numerosi rispetto a quando inizi o mi sbaglio?

ciao



esatto va tutto bene quello che hai fatto.... si allenandoti dovresti recuperare meglio, ma anche il battito a riposo cala..... comunque in questo periodo che sto' provando ho notato che infatti gli scatti sono aumentati... così per diminuirli prima facevo la camminata a velocità 4 adesso la faccio a velocità 5..... in questo modo il tempo di recupero cresce.....
[Modificato da stampe78 16/11/2008 12:22]
Simone

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17/11/2008 12:15
 
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ma tu quante volte a settimana lo fai?
DCSL

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17/11/2008 12:39
 
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Re:
The ManZ, 17/11/2008 12.15:

ma tu quante volte a settimana lo fai?



2 volte... per adesso di piu' non riesco... nella scheda l'ho scritto... salto la corsa nei giorni in cui faccio squat....
Simone

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19/11/2008 12:39
 
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Simone un alternativa o variazione del programma da te proposto potrebbe essere la seguente, dimmi cosa ne pensi:
Parto dai tuoi stessi presupposti:
1) che occorra allenarsi un periodo di tempo di 20 o 25 minuti ad una frequenza cardiaca MEDIA (valore totale e fine seduta) del 75% a scopo dimagrimento e miglioramento della condizione cardiovascolare (minimo).
2) che per la determinazione dell'arco di frequenza cardiaca da tenere durante la seduta allenante alla formula 220 meno età sia da preferire la formula di Kervonen che partedno dalla 220-eta di Cooper determina le percentuali allenanti sulla frequenza cardiaca di riserva (data dalla 220-eta-frequenza cardiaca a riposo) e vi somma la frequenza cardiaca a riposo.
Per esempio data la mia età 37 anni e la mia frequenza a riposo al mattino di 60 battiti seguendo questa metodica avrei:

220-37-60=123 FREQUENZA DI RISERVA
60% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*60)/100 + 60(battito a riposo) = 134
70% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*70)/100 + 60(battito a riposo) = 146
75% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*75)/100 + 60(battito a riposo) = 152
80% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*80)/100 + 60(battito a riposo) = 158

Un alternativa allo schema da te proposto a scatti brevi da 1 minuto si potrebbe adottare il seguente:
Dopo i 3-5 minuti necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 134) si inizia a correre ad una velocità costante ma non eccessiva diciamo 8-10 kmh a seconda delle condizioni del soggetto ma non superiore ai 12kmh e si cerca di mantenere tale ritmo FINCHE' il battito non supera il 75 % o l'80% o l'85%(come scegliere il 75% o 80% o 85% lo spiego dopo); superato il target superiore si inizia a camminare (a 4 o 5kmh a seconda del soggetto) finchè il battito non scende sotto il 60% calcolato (nel mio caso 134); toccato i limite inferiore si ritorna a correre alla velocità precedente costante e si cerca di continuare con la medesima modalità sino a completare 20 o 25 minuti in questa maniera a cui seguono 3 minuti di defaticamento.
Dal chilometraggio percorso totale nei 20 o 25 minuti allenanti eseguiti mantenendosi entro i limiti di frequenza cardiaca minimi e massimi scelti sarà possibile determinare i progressi.
Per quanto riguarda la scelta del limite massimo da raggiungere (se 75 o 80 o 85 % ) credo un buon parametro possa essere il battito MEDIO dei 20 o 25 minuti allenanti ottenuto a fine seduta: partendo da una sessione in cui si adotta 60% come limite minimo e 80% come limite massimo se il battito medio ottenuto si attesta sul 75% (sempre calcolato con i metodi elencati prima) si può mantenere come target zone la 60% - 80% se inferiore si può alzare il limite massimo se superiore occorrerà abbassare un pochino il limte massimo.
come la vedi?
DCSL

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19/11/2008 12:39
 
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Sorry Karvonen non Kervonen...
DCSL

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19/11/2008 12:55
 
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Re:
The ManZ, 19/11/2008 12.39:

Simone un alternativa o variazione del programma da te proposto potrebbe essere la seguente, dimmi cosa ne pensi:
Parto dai tuoi stessi presupposti:
1) che occorra allenarsi un periodo di tempo di 20 o 25 minuti ad una frequenza cardiaca MEDIA (valore totale e fine seduta) del 75% a scopo dimagrimento e miglioramento della condizione cardiovascolare (minimo).
2) che per la determinazione dell'arco di frequenza cardiaca da tenere durante la seduta allenante alla formula 220 meno età sia da preferire la formula di Kervonen che partedno dalla 220-eta di Cooper determina le percentuali allenanti sulla frequenza cardiaca di riserva (data dalla 220-eta-frequenza cardiaca a riposo) e vi somma la frequenza cardiaca a riposo.
Per esempio data la mia età 37 anni e la mia frequenza a riposo al mattino di 60 battiti seguendo questa metodica avrei:

220-37-60=123 FREQUENZA DI RISERVA
60% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*60)/100 + 60(battito a riposo) = 134
70% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*70)/100 + 60(battito a riposo) = 146
75% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*75)/100 + 60(battito a riposo) = 152
80% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*80)/100 + 60(battito a riposo) = 158

Un alternativa allo schema da te proposto a scatti brevi da 1 minuto si potrebbe adottare il seguente:
Dopo i 3-5 minuti necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 134) si inizia a correre ad una velocità costante ma non eccessiva diciamo 8-10 kmh a seconda delle condizioni del soggetto ma non superiore ai 12kmh e si cerca di mantenere tale ritmo FINCHE' il battito non supera il 75 % o l'80% o l'85%(come scegliere il 75% o 80% o 85% lo spiego dopo); superato il target superiore si inizia a camminare (a 4 o 5kmh a seconda del soggetto) finchè il battito non scende sotto il 60% calcolato (nel mio caso 134); toccato i limite inferiore si ritorna a correre alla velocità precedente costante e si cerca di continuare con la medesima modalità sino a completare 20 o 25 minuti in questa maniera a cui seguono 3 minuti di defaticamento.
Dal chilometraggio percorso totale nei 20 o 25 minuti allenanti eseguiti mantenendosi entro i limiti di frequenza cardiaca minimi e massimi scelti sarà possibile determinare i progressi.
Per quanto riguarda la scelta del limite massimo da raggiungere (se 75 o 80 o 85 % ) credo un buon parametro possa essere il battito MEDIO dei 20 o 25 minuti allenanti ottenuto a fine seduta: partendo da una sessione in cui si adotta 60% come limite minimo e 80% come limite massimo se il battito medio ottenuto si attesta sul 75% (sempre calcolato con i metodi elencati prima) si può mantenere come target zone la 60% - 80% se inferiore si può alzare il limite massimo se superiore occorrerà abbassare un pochino il limte massimo.
come la vedi?



a parte il discorso Karvonen... ha proprio spiegato quello che intendo io... non mi sembra di aver detto di correre un minuto... forse mi sono spiegato male!!! SORRY....quello che hai scritto è esattamente quello che faccio.... proprio perchè voglio seguire l'andamento del battito non volevo assolutamente soffermarmi su una unità di tempo (in questo caso un minuto)!!!!
Simone

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19/11/2008 12:59
 
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Per quanto riguarda il discorso Karvonen è proprio la formula che ho usato io.... ho però tenuto conto solamente di un 60% perchè non volevo, come ho scritto sopra, sparare una percentuale alta e non avevo l'intenzione che qualcuno leggendo il mio "trattato" ci rimanesse secco... la tua aggiunta, va sicuramente a completare quello che ho scritto... bisognerebbe aumentare quella percentuale solamente dopo un periodo opportuno di allenamento al regime di 60%... ritengo pero che il 60% con la formula di Karvonen è un po' alto per definire il livello minimo.... almeno un 50%....
[Modificato da stampe78 19/11/2008 13:00]
Simone

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20/11/2008 18:06
 
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A onferma di quanto da te appena scritto in merito al fatto che il 60% calcolato con il metodo karvonen sia un tantino elevato ti invio questo link:
www.sicardiologia.it/index.php?option=com_wrapper&Itemid=422
come vedi il limite maggiore corrisponde al 80% di karvonen ma il limite inferiore si attesta sul 50% dello stesso karvonen.
DCSL

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21/11/2008 09:27
 
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Re:
The ManZ, 20/11/2008 18.06:

A onferma di quanto da te appena scritto in merito al fatto che il 60% calcolato con il metodo karvonen sia un tantino elevato ti invio questo link:
www.sicardiologia.it/index.php?option=com_wrapper&Itemid=422
come vedi il limite maggiore corrisponde al 80% di karvonen ma il limite inferiore si attesta sul 50% dello stesso karvonen.




[SM=g8231] [SM=g8231]
Simone

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27/11/2008 09:25
 
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Simone ma che tu sappia la freqeunza cardiaca a riposo si piglia seduti o sdraiati al mattino?
DCSL

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27/11/2008 09:30
 
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Re:
The ManZ, 27/11/2008 9.25:

Simone ma che tu sappia la freqeunza cardiaca a riposo si piglia seduti o sdraiati al mattino?


Secondo le indicazioni che ho letto anche negli strumenti di misurazione casalinghi, va presa da seduti.... poi alcuni dicono sdraiati appena svegli... ma secondo me il meglio sarebbe ci si alza si fa passare circa 10 minuti e poi ci si misura la frequenza....
Simone

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28/11/2008 09:44
 
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risultati.... eseguendo la corsa solamente 1 o 2 volte a settimana e mantenendo lo stesso regime calorico sono riuscito già a ridurre il peso senza compromettere la muscolatura... ieri mi sono pesato 85,5 rispetto gli 87 di 2 mesi fa... considerando che mantengo una alimentazione da "massa" cioè alte calorie senza cibi spazzatura e eseguendo questo lavoro aerobico poche volte a settimana lo ritengo già un buon risultato... ho cambiato anche gli obiettivi di quest'anno mi sono prefissato di guadagnare sempre i miei 3/4 kg di muscoli all'anno ma di abbassare ulteriormente la pliche di grasso 8almeno un 9%... quindi il raggiungere i 90 kg lo vedo un traguardo arduo.....
Simone

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29/11/2008 13:23
 
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Simone io personalemnete credo che : www.albanesi.it/Corsa/sportmagro.htm
la cosa principale alla fine siano i km nell'unità di tempo...
DCSL

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29/11/2008 14:43
 
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Re:
The ManZ, 29/11/2008 13.23:

Simone io personalemnete credo che : www.albanesi.it/Corsa/sportmagro.htm
la cosa principale alla fine siano i km nell'unità di tempo...



dice tutto ma non dice niente contraddice tutto e conferma tutto... alla fine per lui bastano i km... sono in disaccordo.... allora mi chiedo tutte quelle tizie che fanno milioni di kilometri nel corso di cyclette e rimangono con un culo lardelloso... non ditemi che tutte mangiano male..... ... che vuol dire???? non dice niente e dice tutto.....

"per dimagrire occorre scegliere la velocità che consenta di effettuare il maggior numero di chilometri nel tempo a disposizione."

... che vuol dire???? non dice niente e dice tutto..... proprio perchè è come se dicessi per dimagrire occorre scegliere la giusta alimentazione e il giusto movimento.... di per se è vera.... ma quindi... e allora .... cosa devo fare.... per dimagrire???? e poi continua:

"La frase precedente non deve interpretarsi come il consiglio di partire a palla e cercare stoicamente di resistere. Vuol dire trovare la distribuzione dello sforzo che, in base al proprio grado di allenamento, ci consenta di percorrere la strada più lunga. Per esempio il principiante che non ha nelle gambe un'ora di corsa, ma ha a disposizione un'ora, alternerà corsa e cammino in modo da massimizzare i km percorsi."

anche qui dice tutto e non dice niente.... sicuramente correre per un ora ti fa dimagrire... ma anche camminare per 3 ore ti fa dimagrire se mangi sotto il livello calorico che ti serve.....

in definitiva Albanesi ha scoperto l'acqua calda... per dimagrire bisogna fare movimento e ingerire calorie al disotto del fabbisogno calorico... credo che lo sappiano tutti.... ma noi stiamo cercando di dimagrire preservando piu' muscoli possibili e in una corsa troppo elevata il corpo è alla ricerca dei nutrienti piu' disponibili perchè deve fornire energia velocemente e in questo caso ci sono prima gli zuccheri... poi le proteine e infine i grassi...... correndo sotto un certo livello il corpo non è in allarme e in questo caso non va ad intaccare energie di facile assimilazione utili per esempio per scappare da un predatore (siamo sempre settati a milioni di anni fa)... ma utilizza energie piu' difficili da reperire.... i grassi... comunque nel suo articolo come in tutti gli altri c'è sempre qualcosa di interessante come questo punto:

"Innanzitutto non dobbiamo considerare il nostro corpo a compartimenti stagni: sa benissimo trasformare i grassi in energia e i carboidrati in grassi. Quindi non è detto che se mangiamo carboidrati verranno immagazzinati carboidrati e se mangiamo grassi andranno necessariamente a finire nella pancetta. Il corpo usa quindi i macronutrienti per adattarsi alle esigenze energetiche.
Supponiamo che il soggetto mantenga il suo peso con 2.000 calorie al giorno, di cui 300 sono dovute all'attività sportiva. Se l'attività è blanda si bruciano preferenzialmente i grassi (la percentuale di grassi bruciata a bassa intensità è sì sensibile, ma comunque si brucia sempre una quota di carboidrati), se è intensa i carboidrati. Al che i geni pensano: perché correre forte se si bruciano i carboidrati e non i grassi? L'errore di fondo è che 300 calorie delle 2.000 che assumiamo (a prescindere dal fatto che le abbiamo assunte come grassi o come carboidrati) andranno a sostituire il substrato energetico che è andato perso con la corsa: se abbiamo bruciato grassi, le 300 calorie andranno a sostituire il grasso perso, se bruciamo carboidrati andranno a sostituire la riserva di carboidrati persa (glicogeno). In entrambi i casi il soggetto mantiene il suo peso: può dimagrire solo se assume meno di 2.000 calorie al giorno.
In altri termini:

1. se corriamo molto piano bruciamo i grassi e dimagriamo perché diminuisce la scorta di grassi;
2. se corriamo forte bruciamo i carboidrati e impediamo che carboidrati assunti con l'alimentazione vadano a immagazzinarsi come grasso e quindi dimagriamo perché dirottiamo i carboidrati dalla pancetta all'energia spesa per fare sport."


se leggete conferma che a velocità blanda si consumano piu' sensibilmente i grassi... ed è questo che interessa al nostro sport.... poi inserendo anche degli scatti, come nella tecnica spiegata, si vanno anche a intaccare la riserva di carboidrati in modo da togliere anche le riserve di glicogeno, preservando le proteine... e proprio come dice Albanesi quello che andremo ad ingerire successivamente andrà a rifornire le nostre riserve esaurite che in questo caso saranno per prima cosa gli zuccheri e se manteniamo una dieta corretta non il grasso.... che è l'ultimo stadio di immagazzinaggio....
[Modificato da stampe78 29/11/2008 14:59]
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si ok, ma il kilometraggio a parità di tempo credo sia un parametro rilevante no?
Camminare 3 ore fa bruciare piu grasso che zuccheri ma non fa bruciare piu grasso TOTALE di "correre" mezzora...non condivido tutta sta distinzione tra grassi bruciati o meno: io devo creare un deficit calorico punto.
Le lardose e ne conosco tante eh, stanno tre ore sulla cyclette a una intensità patetica ...in quanto i titolari di palestra per tenerse strette le fanno faticare poco e giustamente LARDOSE restano....
DCSL

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Manzo togli quella pastasciutta dal tuo menu' giornaliero e vedi come scendi [SM=g8231]


"L'essenza di un'alzata forte e potente è dominare il carico e non essere dominati." (Paolo Evangelista)

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Re:
The ManZ, 29/11/2008 17.33:

si ok, ma il kilometraggio a parità di tempo credo sia un parametro rilevante no?
Camminare 3 ore fa bruciare piu grasso che zuccheri ma non fa bruciare piu grasso TOTALE di "correre" mezzora...non condivido tutta sta distinzione tra grassi bruciati o meno: io devo creare un deficit calorico punto.
Le lardose e ne conosco tante eh, stanno tre ore sulla cyclette a una intensità patetica ...in quanto i titolari di palestra per tenerse strette le fanno faticare poco e giustamente LARDOSE restano....




non parlo di distinzione parlo di preservare i muscoli... e correndo a intensità troppo elevate si rischia di bruciare anche ciò a cui teniamo molto....
Simone

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