La riscoperta della dieta paleolitica è antecedente al 1985. Il gastroenterologo Walter L. Voegtlin già nei primi anni 70 promuoveva una dieta similare. Poi a ruota nel 1985 il dr. S. Boyd Eaton e Melvin Konner, entrambi della Emory University, avevano pubblicato un documento fondamentale in materia di nutrizione paleolitica sul New England Journal, per i quali l’alimentazione ideale corrisponderebbe a quella dei nostri antenati dell’età della pietra.
es.wikipedia.org/wiki/Dieta_paleol%C3%ADtica
Nella dieta Paleo gli alimenti permessi (carne, pesce,frutti di mare, uova, verdure, frutta e frutta secca, etc.) si mangiano a sazietà senza nessun calcolo o ripartizione dei nutrienti. Non sono previste le ricariche dei carboidrati........anzi i carboidrati nella palo dieta devono provenire principalmente dalla verdura e in misura minore dalla frutta....insomma i carboidrati devono essere assunti costantemente. Invece in persone che partono da una condizione di malattia metabolica/obesità o autoimmune, i carbo devo essere assunti in maniera contenuta e prevalentemente da verdure. Nella paleo non sono ammessi i cereali, il latte e nemmeno i legumi secchi. La carne deve provenire possibilmente da ruminanti allevati allo stato brado e pesce pescato non di allevamento per non turbare il delicato equilibrio degli acidi grassi omega3/omega6. Gli integratori alimentari vengono considerati superflui se si mangia come consigliato. Se non si riesce di stare al sole almeno 20 minuti al giorno per la vitamina D o si mangia animali allevati a cereali e se si usano grassi trans o oli (girasole, mais) contenenti alti valori di omega6 si consiglia di assumere almeno 2000ui al giorno di vitamina D3 e dai 0,5 ai 0,25 grammi di omerga 3 per ogni 5Kg. di peso corporeo. Molto importanti anche il magnesio e lo iodio se si mangiano verdure/frutta coltivati in terreni depauperati. In somma a me sembra che la paleo e la metabolica siano 2 cose molto diverse....
anzi se una scopiazzatura c'è stata quella proviene dall'altra parte;-)