mah! resto scettico....
per me la scienza medica odierna è una prostituta: va con chi la paga.
eminenti studiosi spesso sono solo dei biechi sfruttatori del lavoro fantasma dei loro studenti, e la celebrità è quasi sempre data da una cariera politica dalla quale, chi studia, lavora e ricerca davvero, è per semplicissime ragioni di tempo tagliato fuori.
le diete sono prodotti da vendere (libri, aritcoli, vetrine mediatiche) e, dietro di essi, vi sono altri prodotti ancora che vengono messi sul mercato (integratori, olio di semi di struzzo, burro di vasellina).
dietro la motivazione, poi, di chi partica le diete (tutti noi, me compreso), ci sta anche di peggio. hai pensato che il cibo è segno di appartenenza anche culturale, o a una famiglia, per esempio, che si riunisce a tavola? ora, in un oridine simbolico delle cose, possiamo capire cosa significhi il mettersi a dieta e non spartire il cibo col prossimo? io ci vedo solo tanta solitudine, solitudine nascosta da un malcelato senso di suoperiorità. come a dire: io con voi non voglio avere niente a che spartire, io sì che so mangiare!
mah! ripeto, resto perplesso. io a cena mangio gli avanzi del pranzo dei figli, ma non perchè sono avaro, ma perch quello è per me il pasto migliore che ci sia! non mi piace complicarmi la vita e, soprattutto, guardo con diffidenza da chi ti suggerisce metodi per distanziarti dal tuo prossimo: forgiatori di emarginati, sfruttatori delle umane debolezze. profittatori senza arte ne parte, arte e parte "vera", intendo.
vorrei vedere, al di là dei titoli che questi personaggi attaccano al muro, come realmente è la loro vita tra le mura domestiche...