Re:
ferrettifrancesco, 31/01/2009 17.54:
anzitutto saluto gli utenti del forum!! i veterani si ricorderanno di me e per i nuovi do un saluto come di dovere. per un po' ho disertato per motivi di lavoro e di famiglia l argomento gia per altro discusso e la dieta dei nostri avi ma in particolare proprio delle popolazioni delle valli italiane quindi quelle che per forza di cose ci tramandano il loro corredo genetico. da vari studi risulta che fino ad appena 50-70 anni fa il nutrimento principale era un insaccato di selvaggina simile allo speck ricco di proteine e grassi minestre di legumi selvatici quindi non trattati come quelli di oggi pane e polenta a base non amidacea bensi di farina di castagne. per altro un frutto con grassi buoni e proteine. questi alimenti venivano consumati la sera davanti al fuoco snza curarsi di dosi e quantita'! il giorno mangiavano invece frutti di bosco radici selvatiche e bevevano molta acqua di torrente. in piu lavoravano manualmente lavori tipo boscaiolo pietraiolo ecc.. quindi riequilibravano il tutto e sappiamo bene come. cio che veniva accumulato la sera il giorno veniva consumato grazie al lavoro fisico e al digiuno parziale con frutti alcalini
infatti mio nonno (montanaro) alla mattina ha sempre mangiato un po' di pane e dell'affettato... non ama tanto la pasta ma predilige formaggi, insaccati, carne di maiale, noci.... mia nonna per friggere usa lo strutto... beve qualche bicchiere di vino ha 86 anni e lavora ancora nella sua azienda edile... si destreggia in opere di muratura, giardinaggio, taglia la legna a mano....