cedimento o non cedimento?
Sovente quì o su altri forum si tende ad accomunare Tozzi a mc robert come se tali metodiche siano simili: se si leggono con attenzione i testi di Tozzi e di Mc robert si capisce subito che i due in comune non hanno un emerita sega eccezion fatta per la bassa frequenza e per la scelta degli esercizi:
1)
Il biio e' una metodica a bassissima frequenza, con una ciclizzazione ben specifica e molto variegata a seconda delle schede ed un intensità molto molto elevata; in sostanza è una rivisitazione e perfezionamento dell heavy duty di mike menzer.
2)
Le metodiche mc robertiane con le quali definisco i metodi esposti da Stuart Mc Robert sui suoi testi e dagli altri autori della defunta rivista hardgainer sulla rivista medesima sono metodiche a bassa (ma non a bassissima frequenza) con una ciclizzazione medio lunga per niente variegata ma costante ed un intensità affatto elevata: l'intensità di cui parla mc robert e' data dall'entità dei carichi negli esercizi base e nella progressione dei carichi stessi sul lunghissimo termine.
La sintesi della filosofia mcrobertiana e' a pagina 174 di oltre brawn nel capitolo le tre categorie di sforzo. Giusto perchè ve vojo bene copio e digito a mano:
"....Per aiutarvi a comprender l'applicazione pratica dell'allenamento intenso, ecco tre categorie di sforzo. Tutte posson esser produttive a seconda dell'applicazione:
a) Prima categoria di sforzo: in questo caso la serie viene fatta continuare fino a una o due ripetizioni prima dell'ultima in assoluto che si riuscirebbe a fare con buona forma. Si tratta di allenamento "DURO". Ovviamente se non ci si è mai allenati per un pò fino all'incapacità, non si saprà quando si è a una o due ripetizioni dall'incapacità. Comunque, finchè si CONTINUA AD AGGIUNGERE PESO al bilanciere si faranno progressi.
b) Seconda categoria di sforzo: in questo caso la serie viene fatta continuare fino a che nessuna altra ripetizione completa può essere eseguita con buona forma di esecuzione, vale a dire per 1 o 2 ripetizioni in più rispetto alla prima categoria. Si tratta di allenamento "MOLTO DURO" e quasi nessuno lo svolge su base costante. Ci vuole una certa esperienza per sapere QUANDO un altra ripetizione è veramente impossibile.
c)
Terza categoria di sforzo: in questo caso una serie non si ferma perchè non può essere eseguita un altra ripetizione. Continua fino alla ripetizione successiva durante la quale si rimane BLOCCATI. Una volta bloccati a metà ripetizione si mantiene la contrazione isometrica (o statica) finchè si può e si resiste nella fase negativa quantopiù possibile. ciò prolunga la serie e lascia i muscoli interessati quasi totalmente esauriti. si tratta di allenamento "BRUTALMENTE DURO".
Più duramente ci si allena meno allenamento volume e frequenza è necessario per stimolare l'aumento della forza e della crescita muscolare."
Ora salto a pagina 179 sempre di Oltre Brawn.
continuo a copiare e digitare (che palleeee):
"Perchè allenarsi inmaniera "brutalmente dura" quando allenarsi in modo "duro" e "molto duro" funzionano per progredire???? Se si riescoano ad aottenere risultati costanti con l'allenamento "molto duro" o con l'allenamento "duro", perchè allenarsi ancora più duramente? Perchè forse si potrebbero ottenere risultati più velocemente e forse guadagni più veloci che è possibile fare per noi. E' una bella soddisfazione se ci si riesce MA il prezzo in termini di sforzo è straordinariamente alto e POCHISSIME persone possono produrlo (e supercompensarlo aggiungo io). Se si riesce ad allenarsi in tale modo ed a recuperare adeguatamente si porterà rapidamente a compimento il proprio potenziale definitivo di massa e forza nei tempi più brevi possibili. Se si riesce ad allenarsi in tale modo solo per brevi "tirate" guadagnando effettivamente in maniera più veloce durante tali periodi, allora vabene urare sporadicamente tale strategia. [cut]
Tuttavia se voi non potete ottenere risultati dall'approccio brutalmente duro non esiste alcuna ragione per eseguirlo, anche se invece altri ne posson trarre buoni risultati. Se riuscite ad ottenere risultati dall'allenamento brutalmente duro per brevi periodi MA POI vi ritrovate così privi di forze -MENTALMENTE E FISICAMENTE- da non riuscire in seguito ad allenravi sufficientemente bene per mantenere i propri risultati ( e per progredire aggiungo io) allora il metodo "brutalmente duro" non fa per voi. Quello che importa maggiormente, per quanto attiene l'allenamento, è come VOI rispondete al VOSTRO allenamento e come mantenete i VOSTRI risultati e li ACCUMULATE nei cicli successivi."
Infine salto a pagina 181 sempre di oltre brawn paragrafo 9,47:
"L'intensità dell'allenamento è un MEZZO per raggiungere un FINE, non il FINE in se stesso.Ma troppe persone sono rimaste intrappolate nell'intensità in se stessa a detrimento del vero concetto FONDAMENTALE alla base dell' allenamento. L'intensità di allenamento è una componente fondamentale e insostituibile per rendere REALE la PROGRESSIONE COSTANTE dei carichi, ma è SOLO questo.
E' una soluzione troppo semplice dire allagente che non progredisce perchè non si sta allenando abbastanza intensamente. Sebbene uno sforzo insufficiente costituisca certamente una parte importante de problemi di coloro che hanno scarsi risultati, ci sono moltissime persone che fanno guadagni minimi o nulli nonostante si allenino con sufficiente intensità."
Per concludere salto al paragrafo 9,51 di pagina 181:
"finchè si incrementano i carichi di esercizio in maniera lenta Ma COSTANTE, usando una buona forma di esecuzione, significa che intensita volume frequenza che si stanno applicando sono quelli giusti che funzionano. Non SI CREDAche sia indispensabile allenarsi fino al punto di esaurimento per realizzare la progressione dei carichi"
Qui smetto di copiare e digitare.
Potete agevolemnte comprendere leggendo quanto sopraesposto che tra TOzzi e Mc Robert c'è un ABISSO sul piano teorico: sostengono teorie enormemente distanti.
Per cui hoscoperto a mie spese che cercare di seguire tabelle Mcrobertiane applicandovi intensità e tecniche Tozziane è oltremodo deleterio.
E' quanto ho fatto io dal 2005 al 2007 ottenendo risultati peggiori di quando mi allenavo alla weider.
Dallo scorso settembre ho iniziato ad allenarmi a casa da solo seguendo quantosopra vi ho digitato alla lettera ed ho potuto comprendere che ANCHE l'intesità ha una sua variabilità soggettiva al pari di volume e frequenza: allenarsi molto intensamente è deleterio quanto allenarsi troppo a lungo o troppo spesso.
Fo un esempio pratico dal 2005 al 2007 son arrivato usando il cedimento a fare 3x6 di stacco da 82 kg a 102 kg.
Alle paralele lo scors luglio eseguivo 2x8 con 12 kg alla vita oggi fo 2x6 con 30 kg legati alla vita...
L'esercizio in cui ho progredito peggio sono invece le trazioni alla sbarra laddove non potendo dosare i carichi come avrei dovuto usando una lat machine ( che facevo mi tagliavo una gamba) ho lavorato troppo spesso troppo vicino al cedimento.
In questi sette mesi son arivato SENZa cedimento a fare da 102 a 122 di stacchi!!! Non sono tanti percarità ma confrontando i risultati ottenuti i due anni prima posso dire che in 7 mesi ho guadagnato lo stesso carico guadagnato nei due anni precedenti e soprattutto ho messo molta ma molta più massa. Ho seguito un ciclo mc robertiano rigido: lunghissimo 24 settimane di cui le prime 8 come dice lui sottoallenandomi per ricostruire i carichi, poi ho spinto avanti la progressione con il metodo "DURO" non "MOLTO DURO" per altre 14 settimane, e le ultime due settimane, a terminare il ciclo ho eseguito il lavoro "molto duro" ovvero il cedimento per terminare con questo metodo il ciclo stesso. Sono stati i 7 mesi più proficui della mia vita con i pesi.
Ora io non mi permetto di dire cosa sia più giusto perchè non esiste un giusto uguale per tutti: io ho 37 anni probabilmente un 20 enne ha migliori capacità di recupero delle mie fermo restando logicamente che abbia uno stile di vita rilassato quanto il mio: se lavora in miniera dubito recuperi più velocemente di me che sto davanti al pc 12 ore al giorno.
Tutto ma proprio TUTTO inclusa la SACRA INTENSITA' è soggettivo tutto sta a trovare l'equilibrio di fattori che permette a ciascuno di noi di arrivare a raggiungere più velocemente possibile il nostro potenziale e penso che la progressione dei carichi nel tempo sia l'unico parametrodi riferimento valido utile a quantificare i risultati.
Spero esser stato utile (me so fatto un culo...) perdonate eventuali imprecisioni di digitazioni ma nonmi va di rileggere è un ora buona che digito..
Ciao a tutti.