CIVP - tecnica di corsa finalizzata al dimagrimento

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stampe78
00venerdì 3 ottobre 2008 11:13
CIVP
E' da qualche tempo che mi studio una corsa divertente e finalizzata a dimagrire, ma tutto quello che trovo in giro non si adatta all'individuo... cioè non è personalizzabile... in questo periodo sto' testando una mia piccola teoria/intuito di corsa... sicuramente lo scritto non è ancora pronto... ne ho una bozza molto approssimativa e proprio per questo non sapevo se metterla on-line essendo ancora così indietro... allora mi son detto cosa c'è di meglio che farla leggere hai miei amici del forum e sentire i loro pareri???

bene qui di seguito vi espongo la mia teoria di corsa l'ho chiamata

CIVP (Corsa ad Intensità Variabile Personalizzata)....
stampe78
00venerdì 3 ottobre 2008 11:13
Come sappiamo e abbiamo letto e riletto (e dagli studi di Flatt www.abodybuilding.com/Training.html) la frequenza cardiaca ottimale per bruciare i grassi deve essere compresa in un range risultante da questa formula (220-età)x60/70% e sappiamo anche un ottimo metodo per dimagrire è il così detto HIIT cioè l'alternare 30 secondi di scatti a 30/120 secondi di attività aerobica (programma di Shawn Phillips vi inserisco anche un articolo di Paolone su questa teoria www.dangerousfitness.fituncensored.com/2007/08/17/dimagrire-con-l%E2%80%99hiit-perche-si-alza-l%E2%80%99epoc%E2%80%A6-ma-che-sto-... )...(per chi ha il libro di Tozzi queste due teorie vengono spiegate da pag. 179 a pag. 185)... be' mi son detto troppo poco personale.... allora guidato dall'istinto e dalle letture su queste tematiche ho elaborato un metodo piu' personale e che si adatta all'avanzamento sportivo dell'atleta....

Prima di tutto cosa serve....

1 un cardiofrequenzimetro.....

2 calcolare il proprio FCO(frequenza cardiaca ottimale) se calcoliamo con la formula sopra descritta la mia sarebbe 123 (220 – 30x65%) ma dobbiamo trovare quello veramente ottimale e cioè 220-età-frequenza cardiaca a riposo , quindi, la mia diventerebbe 220-30-65=125 e voi direte ma non c'è tanta differenza.... invece c'è perchè piu' una persona (sana) è allenata piu' la frequenza a riposo si abbassa meno è allenata piu' si alza (http://www.udace.it/news/readnews.php?NewsId=443) e questa è la prima novità....

3 infine la FCL (frequenza cardiaca al limite) che si calcola FCO*60/80(85) nel mio caso risulta 166 battiti. Tra parentesi ho indicato la percentuale massima, si consiglia di partire da un 80% fino ad arrivare al proprio limite che non dovrebbe mai superare 85%... nel mio caso mi trovo estremamente bene con l'80%.

Bene adesso sappiamo che ho l'FCO a 125 e l'FCL a 165 che fare
.... si inizia l'allenamento...

Prima di tutto il riscaldamento che avviene portando i battiti al FCO (125 nel mio caso) utilizzando o una passo veloce o un passo in salita..... mediamente si dovrebbe raggiungere questo valore in 2/5 minuti....
Adesso viene il bello e si comincia correre a una velocità tale da portare i battiti al FCL (nel mio caso 165) tutto questo deve durare al massimo 1 minuto. Passato il minuto ritorno ad una andatura al passo e seguirò questo ritmo finché il mio battito non sarà diminuito raggiungendo nuovamente l'FCO (sempre nel mio caso 125)....
una volta raggiunto si riparte con lo scatto fino al raggiungimento del FCL per poi diminuire passato il minuto e ritornare al FCO mediante un andatura al passo...e così via fino a raggiungere i 20 minuti totali tolto il riscaldamento...
la conclusione dell'allenamento sarà quando dopo i 20 minuti di alternanza avrò raggiunto nuovamente FCO seguito subito da un defaticamento di circa 2 minuti.

Questa è una bozza spero di essere stato abbastanza chiaro.... Questa tecnica di corsa la sto' provando su me stesso in maniera continuativa, la trovo divertente e proficua fra qualche mese vi posterò i risultati....
nike83
00venerdì 3 ottobre 2008 18:21
ottima cosa, come inserire le sedute di aerobica nel BIIO? quante a settimana in base all'obbiettivo? nel prossimo step spero tenga conto di queste cose(o forse è ancora presto) [SM=g8335]
stampe78
00sabato 4 ottobre 2008 17:19
In questo periodo, che sono in un meso di forza, negli allenamenti di scarico programmo una seduta di aerobica in tutte le sessioni, mentre nei periodi di non scarico solamente nei giorni in cui non alleno gambe.
The ManZ
00sabato 4 ottobre 2008 19:55
Simone è esattamente quello che faccio io..(ricordi ne avevamo parlato?) ho un 60% teorico a 119 bpm e 155 di 85% teorico, scatto per un minuto a 12kmh (del tapis roulant) ed al termine del minuto vado di camminata veloce finchè non torno a 120 di solito 3 massimo 4 minuti...lo trovo molto divertente.
Un problema da affrontare è però quello del calcolo reale della frequenza allenante: per esempio la mia donna a 140 battiti riesce tranquillamente a chiacchierare...
fabrizio_78
00domenica 5 ottobre 2008 14:41
Ottima tecnica penso che prossimamente la proverò! [SM=g8335]
Energym
00domenica 5 ottobre 2008 20:34
Interessante,veramente molto interessante...Complimenti Simone! [SM=g8335]
stampe78
00lunedì 6 ottobre 2008 09:02
Re:
The ManZ, 04/10/2008 19.55:

Simone è esattamente quello che faccio io..(ricordi ne avevamo parlato?) ho un 60% teorico a 119 bpm e 155 di 85% teorico, scatto per un minuto a 12kmh (del tapis roulant) ed al termine del minuto vado di camminata veloce finchè non torno a 120 di solito 3 massimo 4 minuti...lo trovo molto divertente.
Un problema da affrontare è però quello del calcolo reale della frequenza allenante: per esempio la mia donna a 140 battiti riesce tranquillamente a chiacchierare...




Prova a utilizzare la mia formula al punto 2 per ottenere i vari coefficienti 140 per me è troppo basso....
The ManZ
00lunedì 6 ottobre 2008 10:58
Simone ma la frequenza cardiaca a riposo quando si misura?
No io intndevo che ci sono persone, tipo il caso ce ti ho citato, che a un 77% teorico in realtà lo percepiscono come un 60%: io al 77% nondico che boccheggio per carità, ma nemmeno riesco a chiacchierare troppo agevolmente...
stampe78
00lunedì 6 ottobre 2008 11:37
Re:
The ManZ, 06/10/2008 10.58:

Simone ma la frequenza cardiaca a riposo quando si misura?



se uno segue la scienza si dovrebbe calcolarla la mattina, appena alzati e dopo essere rimasti a sedere per qualche minuto.
Questo procedimento va ripetuto per 3/5 giorni. Si calcola la media matematica dei valori rilevati, ma per semplificare basta calcolarla prima di iniziare a correre si accende il cardio si guarda quanti battiti si ha e si calcola FCO (la migliore è sicuramente la prima proposta, ma già per questo sforzo molti abbandonerebbero l'idea di provare questo metodo, quindi, avanti pure con quello piu' semplice). Chi per caso avesse i polar di ultima generazione dentro a questi cardiofrequenzimetri c'è una funzione OWNZONE che calcola in maniera piu' "scientifica il nostro FCO mediante un test.... (http://it.dada.net/freeweb/preparazionealciclismo/cardio1.html
stampe78
00lunedì 6 ottobre 2008 11:42
Re:
The ManZ, 06/10/2008 10.58:


No io intndevo che ci sono persone, tipo il caso ce ti ho citato, che a un 77% teorico in realtà lo percepiscono come un 60%: io al 77% nondico che boccheggio per carità, ma nemmeno riesco a chiacchierare troppo agevolmente...



invece per quanto riguarda questo punto MAnz è per questo che ho ideato la formula con la frequenza a riposo perchè chi piu' è allenato piu' la frequenza a riposo si abbassa esempio di me stesso FCO
220-mia età 30= 190 -mia frequenza a riposo 70 =120
se mi allenassi come D*O comanda sicuramente la mia frequenza a riposo si abbasserebbe a 55 allora il calcolo sarebbe
220-30-55=135... piu' mi alleno e piu' la FCO si alza proprio per far progredire l'atleta

stampe78
00lunedì 6 ottobre 2008 13:15
Ho effettuato una piccola modifica nel calcolo del FCL adesso anche l'FCL tiene conto dei progressi dell'atleta e risulta sempre attorno al 80-85% delle sue potenzialità cardiache.....
The ManZ
00lunedì 6 ottobre 2008 18:39
Simo' io se fò l'antica formula 220 - eta mi fa 183 e il 65% sono 118-119 battiti....
se udo la tua formula, seduto al pc ho 74 battiti...fo' 220-37=183-74=109 battiti che sarebbe invece circa il 60%...
stampe78
00martedì 7 ottobre 2008 08:56
Re:
The ManZ, 06/10/2008 18.39:

Simo' io se fò l'antica formula 220 - eta mi fa 183 e il 65% sono 118-119 battiti....
se udo la tua formula, seduto al pc ho 74 battiti...fo' 220-37=183-74=109 battiti che sarebbe invece circa il 60%...



Ok la massima sarebbe 144.... nelle varie prove che effettuo su me stesso ho visto che è molto sopportabile anche 85%, ma in via precauzionale sono stato leggermente piu' basso....(non vorrei fare scioppare qualcuno [SM=g7729] ) considerandola all'85% la tua ideale sarebbe 154... prova con questa.... adesso effettuo una modifichina nella scheda indicato i due valori... grazie Manz per l'aiuto così riesco a migliorare giorno dopo giorno questa tecnica con i vostri consigli.....
stampe78
00martedì 7 ottobre 2008 12:24
Inserisco anche il commento di Ironpaolo:

"Simone, senza stare a farti tante seghe mentali, hai inventato un
sistema veramente ganzo (ok, probabilmente lo hai re-inventato e
probabilmente è stato re-inventato 1000 volte perchè nessuno inventa
nulla nel mondo del fitness :-) )

Il tuo sistema è ottimo perchè
mescola due aspetti: un interval training e uno strumento di
misurazione. Perchè l'HIIT è una soluzione impraticabile? Perchè tiri
alla morte e basta. Invece con il tuo sistema hai un riferimento e lo
segui. Perciò l'uso del cardiofrequenzimetro diventa il fulcro del
tutto. Senza di questo non ha senso, ma un cardio costa poco adesso.

Il principio è lo stesso dell'alcalinizzazione: se non ti misuri il pH,
cazzo dici di essere acido? Così con la tua idea: cazzo tiri alla morte
se manco ti sono scesi i battiti?

Complimenti!"

The ManZ
00martedì 7 ottobre 2008 23:42
Simo ma questa formula 220-eta- frequenza a riposo dove l'hai trovata?
hotmauro76
00mercoledì 8 ottobre 2008 01:15
Io usavo questo metodo qualke anno fa anke se non cosi preciso nei calcoli come a quello di Simone. Calcolavo il conosciuto 220-eta' e poi trovavo il range aerobiko per non superare la soglia del lattato ke e' intorno al 60-75%...l'unika differenza e' ke io non avendo cardio frequenzimetro a fascia toracica mi regolavo con quello integrato nei tapis roulant stringendo la placca metallica. Anke se non era una misura accurata mi dava risultati apprezzabili e lo trovavo divertente nonostante io odio correre e odio ogni forma di lavoro aerobiko e cardiovascolare. [SM=g1477306]
Lo reputo un ottimo sostituto o una valida alternativa per chi non riesce o non piace fare l' HIIT o il guerrilla cardio e simili. [SM=g1503775]
stampe78
00mercoledì 8 ottobre 2008 08:39
Re:
The ManZ, 07/10/2008 23.42:

Simo ma questa formula 220-eta- frequenza a riposo dove l'hai trovata?




Leggendo e rileggendo... ho trovato una volta un testo che parlava del metodo Karvonen.... vi trascrivo un pezzo che ho ritrovato su internet....

"Con la formula di Karvonen avremo:
FCM = 220 – 30 = 190bpm

Nel calcolo del range di allenamento, Karvonen, introduce un ulteriore parametro, ossia la: frequenza cardica di riserva.
La frequenza cardiaca di riserva è pari alla FCM cui va sottratta la frequenza cardiaca a riposo.
Nel caso dell’esempio sopra citato, ipotizziamo che il soggetto abbia una frequenza cardiaca a riposo pari a 55bpm.

Pertanto la sua frequenza cardiaca di riserva sarà = 190 – 55 = 135bpm

A questo punto il calcolo del range di allenamento sarà stimato come segue:
(60%-70% di Freq. cardiaca di riserva) + Freq. cardiaca a riposo = 136/149bpm

E’ difficile affermare, senza il minimo dubbio, quale sia la migliore delle formule, o la formula più precisa fra quelle indicate. Verosimilmente la formula di Cooper trova vasto impiego presso tutta la popolazione. Lavorando con sportivi di buon livello, sarebbe più indicato l’uso della formula di Karvonen."
stampe78
00giovedì 6 novembre 2008 16:55
come vede dal mio diario continuo a sperimentare questa tecnica... a breve posterò i miei primi commenti.....
fabio856
00sabato 15 novembre 2008 10:37
hiit ed epoc
Ciao
bella quella tecnica che tiene conto della frequenza limite ,in pratica è un HIIT con dei parametri più precisi, e leggermente meno impegnativi. Questi tipi di alllenamento bruciagrassi a mio avvido sono i migliori ,poichè entrambi hanno lo scopo di aumentare l'EPOC (excess post exercise oxygen consuption) consumo di ossigeno dopo l'esercizio.Infatti lo scopo è quello di tenere alto il consumo di ossigeno per parecchie ore dopo la fine dell'esrcizio .Questo aiuta tantissimo ad utilizzare i grassi .L'EPOC è direttamente proporzionale all'intensità e alla durata dell'esercizio . Più aumentano intensità e durata e più a lungo il livello metabolico rimane a valori superiori rispetto al suo livello basale.

CAUSE DELL'EPOC:
resintesi aerobica di ATP

resintesi di glicogeno dal lattato

ossidazione del lattato

effetto dovuto all'ipertermia

effetto dell'assetto ormonale

effetto dell'elevata attività cardiaca, ventilatoria e di altre funzioni corporee

Tratto da: Fisiologia applicata allo sport McArdle, Katch and Katch, 1997. p.68
se lo dicono questi signori che hanno passato la vita a studiare la fisiologia dell'esercizio possiamo crederci!
The ManZ
00sabato 15 novembre 2008 12:04
Simone insomma sti risultati?

Provo a ricapitolare dimmi se ho compreso bene:

calcolo la max freq cardiaca teorica 220-età (nel mio caso 220-37= 183)

misuro frequenza cardiaca riposo (nel mio caso 60)

calcolo frequenza cardiaca di riserva = max freq cardiaca teorica meno frequenza cardiaca a riposo (nel mio caso 183 - 60 = 123)

calcolo 60% e l'80% ovvero il 60% della frequenza di riserva + frequenza a riposo e l'80% della frequenza di riserva +frequenza a riposo (nel mio caso: (123*60)/100 + 60 = 133 il 60% e (123*80)/100 + 60 = 158 l'80%)

dopo 3-5 minuti di riscaldamento necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 133) scatto per 1 minuto per portare il battito all'80% (nel mio caso 158), raggiunto l'80% cammino finchè il battito non torna al 60% (nel mio caso a 133), toccato il 60% compio un nuovo scatto per tornare all'80% fino a completare in questo modo i 20 minuti di allenamento (escluso il riscaldamento e doverosi 2-3 minuti di defaticamento).

Ho compreso bene?

Alcune domande a te che lo stai seguendo da un paio di mesi:
migliorando la capacità aerobica presumo che col passare del tempo impiegherai sempre meno tempo a recuperare dopo gli scatti (er esempio se agli inizi impieghi 3 minuti di camminata per tornare al 60% con il passare del tempo dovresti impiegare 2 minuti e mezzo poi due minuti poi un minuto e mezzo e cosi via) facendo sì che nei 20 minuti prefissati gli scatti all'80% diventeranno più numerosi rispetto a quando inizi o mi sbaglio?

ciao
The ManZ
00sabato 15 novembre 2008 16:02
ad ogni modo provato oggi sul tapis roulant:

3' di riscaldamento

22' di allenamento come sopra esplicitato (media finale 149 bpm)
di cui 8 scatti da 1' a 10 kmh (in cui arrivavo a 158 bpm) e 14' residuali di cammhninata a 5kmh per riportare il battito al 60% (134 bpm)
2' di defaticamento

mi ha divertito molto a differenza del solito corricchiare a velocita costante
stampe78
00sabato 15 novembre 2008 17:56
Re: hiit ed epoc
fabio856, 15/11/2008 10.37:

Ciao
bella quella tecnica che tiene conto della frequenza limite ,in pratica è un HIIT con dei parametri più precisi, e leggermente meno impegnativi. Questi tipi di alllenamento bruciagrassi a mio avvido sono i migliori ,poichè entrambi hanno lo scopo di aumentare l'EPOC (excess post exercise oxygen consuption) consumo di ossigeno dopo l'esercizio.Infatti lo scopo è quello di tenere alto il consumo di ossigeno per parecchie ore dopo la fine dell'esrcizio .Questo aiuta tantissimo ad utilizzare i grassi .L'EPOC è direttamente proporzionale all'intensità e alla durata dell'esercizio . Più aumentano intensità e durata e più a lungo il livello metabolico rimane a valori superiori rispetto al suo livello basale.

CAUSE DELL'EPOC:
resintesi aerobica di ATP

resintesi di glicogeno dal lattato

ossidazione del lattato

effetto dovuto all'ipertermia

effetto dell'assetto ormonale

effetto dell'elevata attività cardiaca, ventilatoria e di altre funzioni corporee

Tratto da: Fisiologia applicata allo sport McArdle, Katch and Katch, 1997. p.68
se lo dicono questi signori che hanno passato la vita a studiare la fisiologia dell'esercizio possiamo crederci!




grazie.... [SM=g1477288]
stampe78
00sabato 15 novembre 2008 18:10
Re:
The ManZ, 15/11/2008 12.04:

Simone insomma sti risultati?

Provo a ricapitolare dimmi se ho compreso bene:

calcolo la max freq cardiaca teorica 220-età (nel mio caso 220-37= 183)

misuro frequenza cardiaca riposo (nel mio caso 60)

calcolo frequenza cardiaca di riserva = max freq cardiaca teorica meno frequenza cardiaca a riposo (nel mio caso 183 - 60 = 123)

calcolo 60% e l'80% ovvero il 60% della frequenza di riserva + frequenza a riposo e l'80% della frequenza di riserva +frequenza a riposo (nel mio caso: (123*60)/100 + 60 = 133 il 60% e (123*80)/100 + 60 = 158 l'80%)

dopo 3-5 minuti di riscaldamento necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 133) scatto per 1 minuto per portare il battito all'80% (nel mio caso 158), raggiunto l'80% cammino finchè il battito non torna al 60% (nel mio caso a 133), toccato il 60% compio un nuovo scatto per tornare all'80% fino a completare in questo modo i 20 minuti di allenamento (escluso il riscaldamento e doverosi 2-3 minuti di defaticamento).

Ho compreso bene?

Alcune domande a te che lo stai seguendo da un paio di mesi:
migliorando la capacità aerobica presumo che col passare del tempo impiegherai sempre meno tempo a recuperare dopo gli scatti (er esempio se agli inizi impieghi 3 minuti di camminata per tornare al 60% con il passare del tempo dovresti impiegare 2 minuti e mezzo poi due minuti poi un minuto e mezzo e cosi via) facendo sì che nei 20 minuti prefissati gli scatti all'80% diventeranno più numerosi rispetto a quando inizi o mi sbaglio?

ciao



esatto va tutto bene quello che hai fatto.... si allenandoti dovresti recuperare meglio, ma anche il battito a riposo cala..... comunque in questo periodo che sto' provando ho notato che infatti gli scatti sono aumentati... così per diminuirli prima facevo la camminata a velocità 4 adesso la faccio a velocità 5..... in questo modo il tempo di recupero cresce.....
The ManZ
00lunedì 17 novembre 2008 12:15
ma tu quante volte a settimana lo fai?
stampe78
00lunedì 17 novembre 2008 12:39
Re:
The ManZ, 17/11/2008 12.15:

ma tu quante volte a settimana lo fai?



2 volte... per adesso di piu' non riesco... nella scheda l'ho scritto... salto la corsa nei giorni in cui faccio squat....
The ManZ
00mercoledì 19 novembre 2008 12:39
Simone un alternativa o variazione del programma da te proposto potrebbe essere la seguente, dimmi cosa ne pensi:
Parto dai tuoi stessi presupposti:
1) che occorra allenarsi un periodo di tempo di 20 o 25 minuti ad una frequenza cardiaca MEDIA (valore totale e fine seduta) del 75% a scopo dimagrimento e miglioramento della condizione cardiovascolare (minimo).
2) che per la determinazione dell'arco di frequenza cardiaca da tenere durante la seduta allenante alla formula 220 meno età sia da preferire la formula di Kervonen che partedno dalla 220-eta di Cooper determina le percentuali allenanti sulla frequenza cardiaca di riserva (data dalla 220-eta-frequenza cardiaca a riposo) e vi somma la frequenza cardiaca a riposo.
Per esempio data la mia età 37 anni e la mia frequenza a riposo al mattino di 60 battiti seguendo questa metodica avrei:

220-37-60=123 FREQUENZA DI RISERVA
60% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*60)/100 + 60(battito a riposo) = 134
70% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*70)/100 + 60(battito a riposo) = 146
75% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*75)/100 + 60(battito a riposo) = 152
80% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*80)/100 + 60(battito a riposo) = 158

Un alternativa allo schema da te proposto a scatti brevi da 1 minuto si potrebbe adottare il seguente:
Dopo i 3-5 minuti necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 134) si inizia a correre ad una velocità costante ma non eccessiva diciamo 8-10 kmh a seconda delle condizioni del soggetto ma non superiore ai 12kmh e si cerca di mantenere tale ritmo FINCHE' il battito non supera il 75 % o l'80% o l'85%(come scegliere il 75% o 80% o 85% lo spiego dopo); superato il target superiore si inizia a camminare (a 4 o 5kmh a seconda del soggetto) finchè il battito non scende sotto il 60% calcolato (nel mio caso 134); toccato i limite inferiore si ritorna a correre alla velocità precedente costante e si cerca di continuare con la medesima modalità sino a completare 20 o 25 minuti in questa maniera a cui seguono 3 minuti di defaticamento.
Dal chilometraggio percorso totale nei 20 o 25 minuti allenanti eseguiti mantenendosi entro i limiti di frequenza cardiaca minimi e massimi scelti sarà possibile determinare i progressi.
Per quanto riguarda la scelta del limite massimo da raggiungere (se 75 o 80 o 85 % ) credo un buon parametro possa essere il battito MEDIO dei 20 o 25 minuti allenanti ottenuto a fine seduta: partendo da una sessione in cui si adotta 60% come limite minimo e 80% come limite massimo se il battito medio ottenuto si attesta sul 75% (sempre calcolato con i metodi elencati prima) si può mantenere come target zone la 60% - 80% se inferiore si può alzare il limite massimo se superiore occorrerà abbassare un pochino il limte massimo.
come la vedi?
The ManZ
00mercoledì 19 novembre 2008 12:39
Sorry Karvonen non Kervonen...
stampe78
00mercoledì 19 novembre 2008 12:55
Re:
The ManZ, 19/11/2008 12.39:

Simone un alternativa o variazione del programma da te proposto potrebbe essere la seguente, dimmi cosa ne pensi:
Parto dai tuoi stessi presupposti:
1) che occorra allenarsi un periodo di tempo di 20 o 25 minuti ad una frequenza cardiaca MEDIA (valore totale e fine seduta) del 75% a scopo dimagrimento e miglioramento della condizione cardiovascolare (minimo).
2) che per la determinazione dell'arco di frequenza cardiaca da tenere durante la seduta allenante alla formula 220 meno età sia da preferire la formula di Kervonen che partedno dalla 220-eta di Cooper determina le percentuali allenanti sulla frequenza cardiaca di riserva (data dalla 220-eta-frequenza cardiaca a riposo) e vi somma la frequenza cardiaca a riposo.
Per esempio data la mia età 37 anni e la mia frequenza a riposo al mattino di 60 battiti seguendo questa metodica avrei:

220-37-60=123 FREQUENZA DI RISERVA
60% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*60)/100 + 60(battito a riposo) = 134
70% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*70)/100 + 60(battito a riposo) = 146
75% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*75)/100 + 60(battito a riposo) = 152
80% della frequenza allenante dovrebbe essere (123*80)/100 + 60(battito a riposo) = 158

Un alternativa allo schema da te proposto a scatti brevi da 1 minuto si potrebbe adottare il seguente:
Dopo i 3-5 minuti necessari per portare il battito al 60% (nel mio caso a 134) si inizia a correre ad una velocità costante ma non eccessiva diciamo 8-10 kmh a seconda delle condizioni del soggetto ma non superiore ai 12kmh e si cerca di mantenere tale ritmo FINCHE' il battito non supera il 75 % o l'80% o l'85%(come scegliere il 75% o 80% o 85% lo spiego dopo); superato il target superiore si inizia a camminare (a 4 o 5kmh a seconda del soggetto) finchè il battito non scende sotto il 60% calcolato (nel mio caso 134); toccato i limite inferiore si ritorna a correre alla velocità precedente costante e si cerca di continuare con la medesima modalità sino a completare 20 o 25 minuti in questa maniera a cui seguono 3 minuti di defaticamento.
Dal chilometraggio percorso totale nei 20 o 25 minuti allenanti eseguiti mantenendosi entro i limiti di frequenza cardiaca minimi e massimi scelti sarà possibile determinare i progressi.
Per quanto riguarda la scelta del limite massimo da raggiungere (se 75 o 80 o 85 % ) credo un buon parametro possa essere il battito MEDIO dei 20 o 25 minuti allenanti ottenuto a fine seduta: partendo da una sessione in cui si adotta 60% come limite minimo e 80% come limite massimo se il battito medio ottenuto si attesta sul 75% (sempre calcolato con i metodi elencati prima) si può mantenere come target zone la 60% - 80% se inferiore si può alzare il limite massimo se superiore occorrerà abbassare un pochino il limte massimo.
come la vedi?



a parte il discorso Karvonen... ha proprio spiegato quello che intendo io... non mi sembra di aver detto di correre un minuto... forse mi sono spiegato male!!! SORRY....quello che hai scritto è esattamente quello che faccio.... proprio perchè voglio seguire l'andamento del battito non volevo assolutamente soffermarmi su una unità di tempo (in questo caso un minuto)!!!!
stampe78
00mercoledì 19 novembre 2008 12:59
Per quanto riguarda il discorso Karvonen è proprio la formula che ho usato io.... ho però tenuto conto solamente di un 60% perchè non volevo, come ho scritto sopra, sparare una percentuale alta e non avevo l'intenzione che qualcuno leggendo il mio "trattato" ci rimanesse secco... la tua aggiunta, va sicuramente a completare quello che ho scritto... bisognerebbe aumentare quella percentuale solamente dopo un periodo opportuno di allenamento al regime di 60%... ritengo pero che il 60% con la formula di Karvonen è un po' alto per definire il livello minimo.... almeno un 50%....
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