Allenamento - Introduzione alla crescita individuale

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Dargor2
00venerdì 20 giugno 2008 18:12
E' contro l'ideologia classica. Vi brucierà leggerlo. E' vero.
Spegnete il cervello, cancellate pregiudizi e preconcetti, scordate quello che sapete e che avete letto fino ad ora, leggete e cercate di comprendere.

Quando avete finito parliamone. Cosa? questo articolo: Link to Olympians
baldo21
00venerdì 20 giugno 2008 18:26
a pavel tsaouline..quante risate al corso di tozzi [SM=g7869] ..
cmq nn lo trovo giusto quello ke dice,nn ha nemmeno parlato di supercompensazione..
Dargor2
00venerdì 20 giugno 2008 20:53
Che cos'è la supercompensazione?
baldo21
00venerdì 20 giugno 2008 20:55
Re:
Dargor2, 20/06/2008 20.53:

Che cos'è la supercompensazione?



dici sul serio o mi prendi x il c**o?
hotmauro76
00venerdì 20 giugno 2008 21:25
Me sa la seconda... [SM=g8231]
Dargor!!!! [SM=g1476276] [SM=g1477308]
baldo21
00venerdì 20 giugno 2008 21:35
allora ce poco da ridere..qua ce ki si crede tanto furbo ma nn lo è..
dargor vai allora ad allenarti felicemnete con il tuo amico pavel tsaolunine o quel ke,ma nn venire a prendere per il c**o
Dargor2
00venerdì 20 giugno 2008 21:53
E daii non si può nemmeno scherzare che vi arrabbiate subito...
Baldo21, tu trai troppe conclusioni affrettate.

Punto 1. Io non seguo Pavel
Punto 2. Io odio le pallecannone altresì detti kettle-bell
Punto 3. Non oserei mai prendere per il c**o
Punto 4. Siete tutti utenti che conosco da parecchio tempo e mi piacete
Punto 5. La mia frase aveva tutt'un'altro scopo educativo
Punto 6. Mi piace questo forum xkè c'è poca ma buona gente
Punto 7. Mi piace contribuire a questo forum
Punto 8. Se volevo iconoclastare la supercompensazione avrei dato un'altro titolo.
Punto 9. Le mie intenzioni sono altre, ma se non mi date l'opportunità di spiegare...

Oky?
baldo21
00venerdì 20 giugno 2008 22:00
a allora pardon [SM=g7622] ..scusa ti solito sono piu accogliente ma stasera nn so perche ma reagisco 1po piu male a tutto sorry [SM=g8335] ..cmq ritorniamo in argomento
Dargor2
00venerdì 20 giugno 2008 22:04
Domanda, interessano a qualcuno i seguenti argomenti: progressioni, SNC, sistemi di recupero\fatica, ciclizzazioni

???
baldo21
00venerdì 20 giugno 2008 22:22
Re:
Dargor2, 20/06/2008 22.04:

Domanda, interessano a qualcuno i seguenti argomenti: progressioni, SNC, sistemi di recupero\fatica, ciclizzazioni

???




sicuramente..solo ke nn capisco perche hai postato l'intervista di pavel??
hotmauro76
00sabato 21 giugno 2008 01:16

stasera nn so perche ma reagisco 1po piu male a tutto


Potrebbe essere ke hai il testosterone elevato... [SM=g1477286]
ah!!!(sospiro) sti allenamenti [SM=g8231]
baldo21
00sabato 21 giugno 2008 08:00
Re:
hotmauro76, 21/06/2008 1.16:


stasera nn so perche ma reagisco 1po piu male a tutto


Potrebbe essere ke hai il testosterone elevato... [SM=g1477286]
ah!!!(sospiro) sti allenamenti [SM=g8231]




si sara quella la causa dei problemi [SM=g7869] ..speriamo ke sia vero alemno per stasera si va sul sicuro [SM=g7869]
Dargor2
00sabato 21 giugno 2008 15:34
Ricominciamo
Il fatto è che Pavel Tsatsouline è attualmente l'unico Russo che parla su una rivista come Olympian's News. Immagino che non sappiate molto dei sistemi di allenamento Russi, se sapete qualcosa lo sapete grazie alle notizie dei sollevatori dopati russi.

Anche io, non ne sò molto, nessuno ne sà molto. Nessuno ha la capacità di criticare il lavoro dei Russi perché nessuno sà come lavorano. Su google non trovi niente, nemmeno un briciolo di programmazione russa sensata. Trovi solo alcune schede di Sheiko che si fanno funzionare a forza solo col doping.
Mi direte voi...WestSide, ok ma siamo dall'altra parte del mondo. Il Westside è "copyleft" non ci sono censure. Non ci sono seghe WestSide e Sheiko sono le due maggiori scuole di pensiero nell'allenamento della forza.

Ma non è di questo che voglio parlare, questo è un forum di bodybuilding e non di powerlifting.

Perchè ho postato l'articolo di Pavel?
Xkè volevo un articolo "non di parte", vecchio stile, dove non ci sono fronzoli su massa e forza ma solo su allenamento proficuo. Introduce dei concetti che vorrei approfondire, è una base della nostra argomentazione, discutibile, opinaible (anche da me)...l'ho scelta apposta xkè vi voglio il più possibile "non di parte". E' una sfida con voi stessi, lo sò che vi fà schifo quello che c'è scritto ma...se avete letto e capito il libro per bambini "La gabbianella ed il gatto che le insegnò a volare" siete già a buon punto: il nemico può essere il tuo insegnante migliore. Vedere le cose da un'altro punto di vista e a volte l'opposto punto di vista può essere davvero proficuo.

Ma non posso darvi in pasto il dessert senza prima aver servito il primo piatto no?

Bene, prima di tutto scordate quello che sapete (momentaneamente), lasciate a casa i pregiudizi. Queste cose portano solo ad inutili litigi.

Di cosa voglio parlare lo scoprirete soltanto vivendo! ah ah ah
Dargor2
00sabato 21 giugno 2008 15:37
Capitolo 1
Devono essere chiare le nozioni di: serie, reps, TUT, recupero, micro meso macrociclo.
Questa discussione verterà oltre che sugli argomenti precedentemente detti anche su questi di cui gradirei trattare prima degli altri:

1. Moduli di carico e scarico
2. Modelli di compensazione
3. Progressioni

Già questi 3 argomenti sono sufficienti per chiaccherare un pò.
Cos'è un modulo ?

Rappresenta l'andamento complessivo dell'intensità per un mesociclo. Non tiene conto minimamente del volume di allenamento.

Però alcuni tecnici tra cui Tozzi adottano la formula della Densità: cioè dividono VOLUME_TOTALE \ RECUPERO_SERIE come avviene nel BIIO, così facendo il concetto di modulo di carico viene stravolto xkè riguarda il volume e non più l'intensità !!!

I moduli di carico (o di scarico) possono essere: crescenti, decrescenti, misti. E' crescente quando l'intensità aumenta di micro in micro per poi terminare con una seduta o più di scarico. E' decrescente quando succede l'opposto, l'intensità scende di micro in micro fino allo scarico.

Come forse avete intuito è impossibile strutturare un'allenamento basandosi solo sul modulo di carico xkè anche se stabiliamo a priori l'intensità non possiamo fissarne il volume. Questo dovrebbe far capire che per strutturare un'allenamento proficuo sono necessari altri fattori. Ad ogni modo un modulo rappresenta un periodo di allenamento nel quale cambiano i fattori di base volume e\o intensità.

Pensare "Io applico il 2:1 decrescente, sono fico e crescerò meglio di te che fai 3:1 crescente....ahh tu chi ti credi di essere a fare un 6:2 ondulato aahh" è semplicemente da ottusi.
Il modulo è solo un sistema per tenere sotto controllo l'intensità o il volume di un determinato mesociclo. Altre cose non le può fare !

Cos'è un modello di compensazione?
Innanzitutto fissatevi nella testa la parola MODELLO. MODELLO. La risposta non è un "modello di compensazione è...", ma "un modello è...".

Un modello è un'invenzione per spiegare certi fenomeni fisici, chimici, psichici o naturali in maniera pseudo-scientifica, in modo da rispondere, più o meno bene, alle necessità dell'utilizzatore del modello stesso. Il modello non è la realtà ma è un APPROSSIMAZIONE LIMITATA della realtà. Cosa significa approssimazione, cosa significa limitata?

Un modello deve essere approssimativo xkè se fosse troppo preciso certi casi reali non riuscirebbe a gestirli, quindi il modello sarebbe inutile. Quindi più è "largo di maniche" e più rappresenta meglio la realtà MEDIA. Più è "stretto di maniche" e più rappresenta meglio la realtà SINGOLA.

Un modello è naturalmente limitato xkè non può spiegare tutti i casi ma solo una parte di essi. E' limitato xkè tiene in considerazione un numero FINITO e PICCOLO di fattori o variabili che dir si voglia. E' limitato xkè altrimenti non sarebbe gestibile\calcolabile\osservabile.

Queste 2 caratteristiche rendono ogni modello: mortale !!
Infatti i modelli si comportano in modo strano quando si usano su CASI che non possono gestire: danno risultati sballati, conclusioni errate, esiti totalmente differenti dalla realtà, e casualmente possono dare ragione alla realtà.

Cos'è una progressione
Intuitivamente è qualcosa che cambia nel tempo, che progredisce.
La parola progressione stà a significare che deve avvenire un cambiamento nei fattori di base costituente l'allenamento vero e proprio. Puntualizzo che esistono differenti tipi di progressione:
0. Mista
1. Di serie
2. Di ripetizioni
3. Di carico
4. Di volume\intensità
6. Ad onde
5. A densità variabile

La mista è quella di McRobert quindi già la conoscete.
Quelle che avete un pò oscure sono gli altri tipi di progressione, non mi dilungherò molto...

1 e 2. Si inizia il mesociclo con un numero prestabilito di serie e ripetizioni e si aumenta\diminuisce il numero di serie ad ogni microciclo lasciando le ripetizioni inalterate: 7*3 > 6*3 > 5*3 > scarico.
Oppure si tengono le serie fisse e si cambiano le ripetizioni: 6*3 > 6*4 > 6*5 > 6*6 > scarico

3. Si fissa il numero di ripetizioni e di serie, ad ogni microciclo si cerca di aumentare il carico, altrimenti si usa quello precedente. Gli esempi sono svariati tra cui la serie target del BIIO, la serie targhet però introduce il vincolo numerico da rispettare per guadagnarsi il peso in più.
3*4-6-8 85Kg-70Kg-55Kg > 87-72-57 > ...

Le ultime 3 sono pressocchè simili:
Nella densità variabile si inizia terminando la sessione allenante in un tempo X. Al microciclo successivo si cerca di terminarla in un tempo minore di X. Così via fino allo scarico. Si usa molto il fattore di base TUT che diventa determinante per la buona riuscita della progressione. Questo tipo di progressione è molto stimolante.

La progressione ad onde si divide in 2 tronconi simili: onda fissa, onda dinamica. Non c'è molta differenza tanto che si potrebbero trattare assieme, ma siccome esistono separate è giusto parlarne in modo separato.
- L'onda fissa è quella che sto facendo attualmente io, trovate degli esempi nel mio diario. Può essere applicata ad ogni tipo di multiarticolare ma non può essere applicata ad esercizi di isolamento xkè sarebbe troppo devastante. Si fissano 3 poi 2 poi 1 ripetizione. Si parte da 3, si carica un peso sul bilanciere e si eseguono 3 ripetizioni (imparando a sentire il margine), si aumenta il peso di tanto (5Kg , 10Kg) e si eseguono quelle che vengono senza andare a cedimento fermandoci cmq a 3. Si aumenta il peso, tutte quelle che vengono fino a 3. Andando avanti si raggiungerà il limite delle triple, quindi si comincia con le doppie, aumentando il peso sempre fino alle singole, le singole sono importantissime e vanno eseguite lentamente. Si termina NON a cedimento quando non è più possibile aumentare il peso.

- L'onda dinamica è analoga: sempre 3 ripetizioni al massimo. Stavolta lo schema è 192.168.0.1 hemm scherzavo: 321.321.321.321. Si inizia come prima dallA tripla con un certo carico, poi si passa subito allA doppia aumentando di molto (10Kg e più), poi allA singola aumentando ancora di più. Poi si scende e si torna indietro ripartendo dalla tripla con un pò più di carico della prima volta, si aumenta, quindi la doppia con un pò più di carico della rispettiva precedente, si aumenta, quindi la singola...e così via fino a quando possiamo aumentare la singola NON a cedimento.

Di volume\intensità:
Questa progressione assieme all'onda è davvero geniale. Praticamente permette di incrementare di parecchi Kg di microciclo in microciclo, scalando il volume di consequenza. Aumenta l'intensità, diminuisce il volume; in questo modo il muscolo percepisce un carico sempre crescente ma gestibile in termini di spesa energetica e potenza. Questo tipo di progressione si applica ottimamente ai multiarticolari, ma non è da escludere l'impego in esercizi complementari. Si inizia fissando il primo set, quindi al microciclo successivo si cambiano serie, ripetizioni, carico...fino allo scarico.
6*4 > 7*3 > 8*2 > scarico
hotmauro76
00sabato 21 giugno 2008 17:04
Ma che te sei imparato a memoria un libro?? [SM=g1477308]
Io penso ke in questi cicli russi che, sono stati sempre adottati da gente ke di natural non hanno nemmeno piu i loro capelli, ...c'e molta ma molta pseudo-scienza e a mio parere da prendere assolutamente con le pinze.L'unika cosa ke veramente fanno questi autori e' creare ankora piu confusione di quanto ce n'e gia' su una disciplina semplicissima come il bodybuilding.Inoltre loro sono dediti piu all'aumento di forza ke alla massa di x se'.
Energym
00sabato 21 giugno 2008 18:59
Re: Capitolo 1
Dargor2, 21/06/2008 15.37:

Devono essere chiare le nozioni di: serie, reps, TUT, recupero, micro meso macrociclo.
Questa discussione verterà oltre che sugli argomenti precedentemente detti anche su questi di cui gradirei trattare prima degli altri:

1. Moduli di carico e scarico
2. Modelli di compensazione
3. Progressioni

Già questi 3 argomenti sono sufficienti per chiaccherare un pò.
Cos'è un modulo ?

Rappresenta l'andamento complessivo dell'intensità per un mesociclo. Non tiene conto minimamente del volume di allenamento.

Però alcuni tecnici tra cui Tozzi adottano la formula della Densità: cioè dividono VOLUME_TOTALE \ RECUPERO_SERIE come avviene nel BIIO, così facendo il concetto di modulo di carico viene stravolto xkè riguarda il volume e non più l'intensità !!!

I moduli di carico (o di scarico) possono essere: crescenti, decrescenti, misti. E' crescente quando l'intensità aumenta di micro in micro per poi terminare con una seduta o più di scarico. E' decrescente quando succede l'opposto, l'intensità scende di micro in micro fino allo scarico.

Come forse avete intuito è impossibile strutturare un'allenamento basandosi solo sul modulo di carico xkè anche se stabiliamo a priori l'intensità non possiamo fissarne il volume. Questo dovrebbe far capire che per strutturare un'allenamento proficuo sono necessari altri fattori. Ad ogni modo un modulo rappresenta un periodo di allenamento nel quale cambiano i fattori di base volume e\o intensità.

Pensare "Io applico il 2:1 decrescente, sono fico e crescerò meglio di te che fai 3:1 crescente....ahh tu chi ti credi di essere a fare un 6:2 ondulato aahh" è semplicemente da ottusi.
Il modulo è solo un sistema per tenere sotto controllo l'intensità o il volume di un determinato mesociclo. Altre cose non le può fare !

Cos'è un modello di compensazione?
Innanzitutto fissatevi nella testa la parola MODELLO. MODELLO. La risposta non è un "modello di compensazione è...", ma "un modello è...".

Un modello è un'invenzione per spiegare certi fenomeni fisici, chimici, psichici o naturali in maniera pseudo-scientifica, in modo da rispondere, più o meno bene, alle necessità dell'utilizzatore del modello stesso. Il modello non è la realtà ma è un APPROSSIMAZIONE LIMITATA della realtà. Cosa significa approssimazione, cosa significa limitata?

Un modello deve essere approssimativo xkè se fosse troppo preciso certi casi reali non riuscirebbe a gestirli, quindi il modello sarebbe inutile. Quindi più è "largo di maniche" e più rappresenta meglio la realtà MEDIA. Più è "stretto di maniche" e più rappresenta meglio la realtà SINGOLA.

Un modello è naturalmente limitato xkè non può spiegare tutti i casi ma solo una parte di essi. E' limitato xkè tiene in considerazione un numero FINITO e PICCOLO di fattori o variabili che dir si voglia. E' limitato xkè altrimenti non sarebbe gestibile\calcolabile\osservabile.

Queste 2 caratteristiche rendono ogni modello: mortale !!
Infatti i modelli si comportano in modo strano quando si usano su CASI che non possono gestire: danno risultati sballati, conclusioni errate, esiti totalmente differenti dalla realtà, e casualmente possono dare ragione alla realtà.

Cos'è una progressione
Intuitivamente è qualcosa che cambia nel tempo, che progredisce.
La parola progressione stà a significare che deve avvenire un cambiamento nei fattori di base costituente l'allenamento vero e proprio. Puntualizzo che esistono differenti tipi di progressione:
0. Mista
1. Di serie
2. Di ripetizioni
3. Di carico
4. Di volume\intensità
6. Ad onde
5. A densità variabile

La mista è quella di McRobert quindi già la conoscete.
Quelle che avete un pò oscure sono gli altri tipi di progressione, non mi dilungherò molto...

1 e 2. Si inizia il mesociclo con un numero prestabilito di serie e ripetizioni e si aumenta\diminuisce il numero di serie ad ogni microciclo lasciando le ripetizioni inalterate: 7*3 > 6*3 > 5*3 > scarico.
Oppure si tengono le serie fisse e si cambiano le ripetizioni: 6*3 > 6*4 > 6*5 > 6*6 > scarico

3. Si fissa il numero di ripetizioni e di serie, ad ogni microciclo si cerca di aumentare il carico, altrimenti si usa quello precedente. Gli esempi sono svariati tra cui la serie target del BIIO, la serie targhet però introduce il vincolo numerico da rispettare per guadagnarsi il peso in più.
3*4-6-8 85Kg-70Kg-55Kg > 87-72-57 > ...

Le ultime 3 sono pressocchè simili:
Nella densità variabile si inizia terminando la sessione allenante in un tempo X. Al microciclo successivo si cerca di terminarla in un tempo minore di X. Così via fino allo scarico. Si usa molto il fattore di base TUT che diventa determinante per la buona riuscita della progressione. Questo tipo di progressione è molto stimolante.

La progressione ad onde si divide in 2 tronconi simili: onda fissa, onda dinamica. Non c'è molta differenza tanto che si potrebbero trattare assieme, ma siccome esistono separate è giusto parlarne in modo separato.
- L'onda fissa è quella che sto facendo attualmente io, trovate degli esempi nel mio diario. Può essere applicata ad ogni tipo di multiarticolare ma non può essere applicata ad esercizi di isolamento xkè sarebbe troppo devastante. Si fissano 3 poi 2 poi 1 ripetizione. Si parte da 3, si carica un peso sul bilanciere e si eseguono 3 ripetizioni (imparando a sentire il margine), si aumenta il peso di tanto (5Kg , 10Kg) e si eseguono quelle che vengono senza andare a cedimento fermandoci cmq a 3. Si aumenta il peso, tutte quelle che vengono fino a 3. Andando avanti si raggiungerà il limite delle triple, quindi si comincia con le doppie, aumentando il peso sempre fino alle singole, le singole sono importantissime e vanno eseguite lentamente. Si termina NON a cedimento quando non è più possibile aumentare il peso.

- L'onda dinamica è analoga: sempre 3 ripetizioni al massimo. Stavolta lo schema è 192.168.0.1 hemm scherzavo: 321.321.321.321. Si inizia come prima dallA tripla con un certo carico, poi si passa subito allA doppia aumentando di molto (10Kg e più), poi allA singola aumentando ancora di più. Poi si scende e si torna indietro ripartendo dalla tripla con un pò più di carico della prima volta, si aumenta, quindi la doppia con un pò più di carico della rispettiva precedente, si aumenta, quindi la singola...e così via fino a quando possiamo aumentare la singola NON a cedimento.

Di volume\intensità:
Questa progressione assieme all'onda è davvero geniale. Praticamente permette di incrementare di parecchi Kg di microciclo in microciclo, scalando il volume di consequenza. Aumenta l'intensità, diminuisce il volume; in questo modo il muscolo percepisce un carico sempre crescente ma gestibile in termini di spesa energetica e potenza. Questo tipo di progressione si applica ottimamente ai multiarticolari, ma non è da escludere l'impego in esercizi complementari. Si inizia fissando il primo set, quindi al microciclo successivo si cambiano serie, ripetizioni, carico...fino allo scarico.
6*4 > 7*3 > 8*2 > scarico


Interessante questa roba...ma si parlava di Pavel,giusto?!
E mi sembra che ragioni diversamente,basta guardare il suo 5x5x5(che mi son permesso di prendere dal forum di Paolo www.dangerousfitness.fituncensored.com/2007/08/18/5x5x5-by-pavel-tsat... ) o per come intende la forza,ossia una skill,che deve essere esercitata continuamente come capacità senza andare ad esaurimento...Su alcuni punti concordo,su altri suoi no...
Hai parlato di kettlebells in senso negativo...li hai mai provati?
è difficile giudicare come negativa una cosa che non si conosce....capisco la tua opinione personale e non voglio far polemiche,ma prima di criticare una cosa forse è meglio informarsi...Senza rancori


Dargor2
00sabato 21 giugno 2008 20:33
No non stiamo parlando di Pavel. Ho solo sfruttato il suo articolo, nient'altro. Concordo su molte cose ma su altre no. Non ho provato i kettlebel, mai li proverò. Non ho detto che fanno schifo ho detto che a me non piacciono. Il motivo è che se vuoi usare i kettlebell che oltretutto costano parecchio devi seguire degli esercizi differenti dal classico bodybuilding: chi me le insegna? chi mi segue? come posso evitare infortunei?. Sono un buon metodo di allenamento, ma li odio, Pavel dice cose giuste, mi intriga ma non me ne faccio una ragione di vita. L'allenamento non si ferma alla prima serie target come non si ferma all'ultimo 6*3 di una scheda di forza bufferizzata.

Energym, il tread non è incentrato su Pavel nè su powerlifting perchè non sono il mio campo di applicazione, almeno per ora.

Doping dici?
Si la russia era una fonte di sollevatori dopati, ma tutti gli schemi che abbiamo noi oggi BIIO compreso prescindono da tali sistemi russi. Giusto per citarne 1: il metodo Hatfield...pensaci bene, non è un simile ad un ciclo russo? Anzi è un ciclo russo. Nel BIIO c'è l'hatfield modificato. Modificato per chi? per i natural. La modifica non è sostanziale ma è minima. Metodo Misto...modificato. Questo la dice lunga sulla qualità dei sistemi di allenamento russi e della loro adattabilità ad atleti natural. Resta vero il fatto che certe schede sono impossibili per un natural...ma semplicemente le si evitano.

Vedi che succede a tirare in ballo ste cose? Vado OT e non voglio. Ti ringrazio per l'interessamento...è questo lo spirito del tread.

Il tread è uno studio spensierato e non di parte che mette il luce tutte le possibili capacità di crescita al fine di trovare la crescita individuale.

Grazieee...
hotmauro76
00sabato 21 giugno 2008 20:54

Doping dici?
Si la russia era una fonte di sollevatori dopati, ma tutti gli schemi che abbiamo noi oggi BIIO compreso prescindono da tali sistemi russi.


Appunto..questo e' uno dei tanti motivi xche non mi piace il BIIO anke se lo ritengo cmq un sistema valido almeno rispetto agli altri tipo Staley,POliquin, Haycock e simili..ke io ritengo pura spazzatura.
Energym
00sabato 21 giugno 2008 21:03
Re:
Dargor2, 21/06/2008 20.33:

No non stiamo parlando di Pavel. Ho solo sfruttato il suo articolo, nient'altro. Concordo su molte cose ma su altre no. Non ho provato i kettlebel, mai li proverò. Non ho detto che fanno schifo ho detto che a me non piacciono. Il motivo è che se vuoi usare i kettlebell che oltretutto costano parecchio devi seguire degli esercizi differenti dal classico bodybuilding: chi me le insegna? chi mi segue? come posso evitare infortunei?. Sono un buon metodo di allenamento, ma li odio, Pavel dice cose giuste, mi intriga ma non me ne faccio una ragione di vita. L'allenamento non si ferma alla prima serie target come non si ferma all'ultimo 6*3 di una scheda di forza bufferizzata.

Energym, il tread non è incentrato su Pavel nè su powerlifting perchè non sono il mio campo di applicazione, almeno per ora.

Doping dici?
Si la russia era una fonte di sollevatori dopati, ma tutti gli schemi che abbiamo noi oggi BIIO compreso prescindono da tali sistemi russi. Giusto per citarne 1: il metodo Hatfield...pensaci bene, non è un simile ad un ciclo russo? Anzi è un ciclo russo. Nel BIIO c'è l'hatfield modificato. Modificato per chi? per i natural. La modifica non è sostanziale ma è minima. Metodo Misto...modificato. Questo la dice lunga sulla qualità dei sistemi di allenamento russi e della loro adattabilità ad atleti natural. Resta vero il fatto che certe schede sono impossibili per un natural...ma semplicemente le si evitano.

Vedi che succede a tirare in ballo ste cose? Vado OT e non voglio. Ti ringrazio per l'interessamento...è questo lo spirito del tread.

Il tread è uno studio spensierato e non di parte che mette il luce tutte le possibili capacità di crescita al fine di trovare la crescita individuale.

Grazieee...


Dargor,forse ci siamo intesi male,non è una polemica,ma ti voglio spiegare ciò che intendo...
Io da un autore leggo e sperimento ciò che dice,ed alcune cose le posso condividere o meno...Non ho detto che Pavel è il mio idolo,come non lo è Stuart McRobert...prendo spunto,ma ho imparato a non prendere tutto per buono...Io seguo tabelle stile McRobert e mi alleno anche con i kettlebells,alcune cose le condivido,altre meno(si,è vero i kb costano molto...ma sono indistruttibili...anche io non li sapevo usare...piano piano ho imparato,non sono bravissimo,ma mi sto applicando)...per alcuni questo lavoro può essere eccessivo,ma a me ha dato risultati.Io penso che il gioco del ferro sia una cosa molto individuale...
Rientrando in topic,ad esempio a me non piacciono i cicli Russi o i cicli di forza in genere,perchè si basano su percentuali e su lunghi tempi di recupero che io non sopporto molto,ma come vedi è una cosa molto personale.Ovviamente possono dare risultati,non lo nego...
Doping?Io non ne ho parlato,è stato Mauro,e comunque non è una novità nella Russia e nei paesi dell'est...ma neanche alla Westside,ma ciò non toglie che si può prendere spunto da qualcosa loro...



Dargor2
00sabato 21 giugno 2008 22:20
Re: Re:
Energym, 21/06/2008 21.03:


Io penso che il gioco del ferro sia una cosa molto individuale...



Hey, avevo capito tranquiì.
Riferendomi al quote...è quello che cerco di intraprendere in questo tread. Per farlo xò ho bisogno di scrivere molto e di tirare in ballo tutto e tutti, fondandomi SOLO sulle vecchie basi del sollevamento pesi.

Ormai posto l'ultimo articoletto di oggi...
Dargor2
00sabato 21 giugno 2008 22:22
SNC e sistemi di recupero.

Voglio trattare prima di tutto il sistema di recupero dell'SNC che è molto più semplice di tutti gli altri (glicogeno e muscolare) perché è funzione di un solo parametro: l'intensità. L'intensità oltre che dai Kg sul bilanciere può essere variata inserendo le tecniche d'intensità: (ri-edito me stesso)

Tecniche d'intensità:
Sono tecniche concepite per aumentare l'intensità di un dato esercizio che risulterà più difficile. Aggiungono nuovi stimoli all'allenamento con un'efficacia che dipende dalla tecnica d'intensità utilizzata: rest pause (standard o modificato), stripping, negative, forzate, burns, cedimento. Queste tecniche possono essere applicate alle serie, alle ripetizioni oppure ad entrambe. Se applicata alle serie il muscolo viene portato a lavorare oltre il suo limite, quindi oltre l'ultima ripetizione possibile per quella serie (non a cedimento muscolare) sfruttando i più profondo substrati energetici muscolari: i gruppi fosfati. Quando vengono applicate alle ripetizioni modificano i tempi e i movimenti di quel dato esercizio, cioè modificano TUT e ROM, rendendolo più difficile. In alcuni esercizi multiarticolari è possibile applicare le tecniche d'intensità a serie e ripetizioni contemporaneamente, facendo diventare l'esercizio veramente ma veramente difficile.
E' possibile usare più tecniche assieme in una seduta di allenamento, appatto che siano compatibili. Volendo fare una suddivisione possiamo dividerle anche in: eccentriche, concentriche, complete. Ad esempio le negative appartengono al gruppo delle eccentriche, mentre le forzate alle concentriche.

Perché salvare e risparmiare l' SNC ?
L'intensità è proporzionale al tempo di recupero. Più un allenamento è intenso più tempo ci vuole per recuperarlo...per recuperare i tre fattori SNC, Glicogeno, Muscoli (Actina, Miosina). Interessiamoci solo all'SNC e cerchiamo di capire il suo ruolo nel sistema a leveraggio muscolare. I muscoli sono composti da diversi tipi di fibre, ogni fibra risponde ad una certa frequenza (soglia di attivazione) contraendosi o rilassandosi. La Potenza con la quale solleviamo un carico è proporzionale alla potenza di queste frequenze: più una frequenza è "forte" più le fibre (il muscolo) si contraggono. Se la frequenza diventa debole e scende sotto la soglia di attivazione la fibra non si contrae (e restate sotto il bilanciere ah ah ah).
Il generatore di queste frequenze è il SNC (Sistema Nervoso Centrale). Il SNC non può far crescere le fibre muscolari, ma può solo stimolarle. A tal proposito ricopio pari pari pezzi di un post davvero ben spiegato, non saprei fare di meglio quindi ve lo ricopio identico:

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facciamo un salto indietro nel tempo di qualche migliaio di anni.. e viaggiamo fino all'antico Egitto
le nostre fibre muscolari sono degli schiavi egizi, il nostro cervello è il faraone.
dobbiamo costruire una piramide, sovrapponendo pietre molto grosse.
il faraone inizia ad inviare ordini agli schiavi incitandoli a lavorare (gli ordini sono gli impulsi nervosi)

all'inizio chiederà a 10 schiavi di lavorare ma il masso è troppo grosso per loro, quindi sarà costretto ad incitare altri schiavi finchè questo benedetto masso non si sarà spostato da dov'è.

ipotizziamo che la forza complessiva degli schiavi sia di 100 unità
se il masso pesa 80 unità allora per sollevarlo il nostro faraone sarà costretto a reclutare l'80% dei suoi schiavi.. gli altri, quelli + pigri, staranno momentaneamente a riposare.

man mano però che questo masso viene spostato alcuni schiavi + mingherlini (non ho detto che avessero tutti la stessa forza) si stancano e vengono sostituiti a suon di frustate, da quelli pigri che prima stavano riposando.

quando il 20% + 1 unità di forza lavoro saranno esaurite (ipotizziamo 21 schiavi su 100) i nostri schiavi non saranno + in grado di spostare il masso.. perchè 79 unità di forza non possono spostare 80 unità di resistenza.
questo è il cedimento.

il faraone continuerà a frustare gli schiavi pigri incitandoli a lavorare ma non sortirà alcun effetto, anzi inizierà a sudare.
questo è ciò che succede quando continuiamo a spingere un carico che non siamo + in grado di sollevare.. il nostro faraone, SISTEMA NERVOSO CENTRALE si affatica inutilmente.

adesso ipotizziamo di dover spostare un masso + piccolo.
questo masso pesa 60 unità.

il faraone inizierà a frustare gli schiavi meno pigri che subito accorreranno senza fare troppe storie per lavorare.
questi schiavi sono le fibre lente e le fibre IIa che hanno un livello di attivazione + basso.
il masso continuerà ad essere spostato abbastanza facilmente perchè non troppo pesante però man mano che questo viene trascinato gli schiavi vengono avvolti da sabbia del deserto che impedisce loro di muoversi progressivamente.
la sabbia del deserto è l'acido lattico.
ad un certo punto per l'eccesso di sabbia gli schiavi saranno costretti a fermarsi ed il vento del deserto (flusso ematico) spalerà via la sabbia-lattato.

il faraone non sarà molto stanco perchè nn ha continuato a frustare inutilmente gli schiavi gia insabbiati.

ultimo lavoro:
spostare un carico di 95 unità di peso.

il faraone continuerà a frustare schiavi pigri e non finchè il masso non sarà spostato.
gli schiavi pigri (fibre IIB) sono dei gran pelandroni ma non a caso:
sono dotati di una forza ben superiore a quella degli altri schiavi ma tendono a stancarsi in fretta e non tollerano la sabbia.
per questo motivo grazie a loro il faraone sarà in grado di spostare grossi massi ma per piccoli tragitti
per spostare questi pietroni dovrà fare diversi tentativi dando il tempo di recuperare agli schiavi pigri + forti.

se il faraone si intestardisce già da subito e vuole portare il masso a destinazione in una sola volta, una volta stancati il 5% di schiavi + uno non ci sarà + possibilità di compiere lavoro
come già fatto in precedenza il faraone continuerà a frustare tutti gli schiavi nella speranza di muovere il masso ma senza sortire effetti.. anzi, affaticandosi lui.
successivamente, sebbene gli schiavi forti possano aver recuperato il faraone non avrà + la forza di frustarli a dovere per farli smuovere.. ragion per cui
SERIE CON GROSSI PESI A CEDIMENTO STANCANO IL FARAONE
ed impediscono di sollevare ancora grossi pesi nelle serie successive

per questo motivo per la forza sono necessarie + serie a basse ripetizioni con un certo recupero e con grossi pesi:
-bisogna stimolare gli schiavi, ehm, fibre, ad alta attivazione
-non si deve accumulare acido lattico
-non bisogna affaticare prematuramente il sistema nervoso centrale


terminata la piramide i nostri schiavi potranno riposare e nutrirsi (questa è una finzione storica perchè stiamo ipotizzando che gli schiavi egizi avessero la possibilità di nutrirsi a sufficienza) e la prossima volta saranno + forti e potranno spostare massi + grossi.

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(ritorno io)
Bisogna distinguere cedimento muscolare (tecnico) da cedimento SNC (il classico cedimento). L'autore del post tratta del secondo. Il primo tipo di cedimento invece è proficuo e viene chiamato anche col nome di "incapacità muscolare". L'incapacità muscolare giunge se e solo se il SNC è fresco e può frustare tutti gli schiafi senza sudare. Se la sessione termina con questi prerequisiti il SNC ne uscirà "pulito" altrimenti ne uscirà "mortificato".

I tempi di recupero
Presupponendo che abbiate letto la citazione avrete capito che i tempi di recupero dell'SNC sono i più lunghi in assoluto. C'è chi parla di 72ore, altri dopati di 24ore, altri di 7-9 giorni, altri che non ne parlano nemmeno. Il BIIO "fa intuire" 7-10 giorni, l'HST dice 2-3 giorni: chi ha ragione?
Nessuno dei due autori ha ragione, xkè dipende tutto dall'intensità utilizzata e dalle tecniche, non ci sono seghe:

Una seduta di una scheda di forza bufferizzata si recupera meglio della stessa eseguita a cedimento, e si stimolano cmq le stesse fibre muscolari. La differenza è solo nel sistema di recupero dell'SNC. In entrambi i tipi di allenamento i muscoli recuperano nello stesso tempo, invece gli SNC no. C'è il rischio di fare il successivo allenamento in una fase di decompensazione muscolare, mentre l'SNC stà ancora recuperando o lo ha fatto da poco.

Il cedimento non è uno stimolo alla crescita muscolare ma al massacro dell'SNC ?
Si eccetto alcuni casi dove questa tecnica, lo ripeto il cedimento è una tecnica d'intensità e non uno stile di allenamento, trova il suo migliore utilizzo: negli atleti avanzati che devono superare un "punto difficile" o che devono dare una smorzata alla stimolazione neurale in età avanzata. A questa categoria di persone il cedimento può essere utile se utilizzato per un breve periodo di tempo.

Se uso il cedimento devo PER FORZA aumentare i giorni di recupero tra gli allenamenti altrimenti farei il botto. Questo in termini di crescita può non essere ottimale. Ovviamente bisogna distinguere caso e caso: un hargaynerd sfigatone che già si allena 1 volta ogni 10 giorni dovrà aumentare di un tempo improponibile i recuperi dei suoi allenamenti, mentre un easygainer li allungherà di 1-2 giorni. Ma il fatto è chiedersi: perché lo faccio? ne ho tanta necessità? perché uso questa tecnica per bruciare l'SNC quando invece voglio muscoli e forza cioè stimolare l'SNC?

E' una tecnica come un'altra, siete voi i protagonisti di voi stessi. Se vi serve usatela alrimenti no. Stò già entrando in un'ottica di individalismo. Ogni volta che usate una tecnica d'intensità sappiate che ogniuna di esse agisce su determinati fattori della crescita muscolare. Ma non tutte le tecniche d'intensità sono proficue per chiunque. Il cedimento non lo è, le forzate nemmeno xkè sono simili al cedimento, anzi sono il cedimento ad oltranza, peggio del cedimento direi.
Nel caso ve lo foste già scordato vi ricordo il discorso di "quattro" righe fà: queste tecniche spinte sono utili solo su certi tipi di persone.

Alla fine xò devo servirvi il primo piatto sennò il cliente scappa, quindi una morale ci stà bene per concludere la prima portata: allenarsi a cedimento non è profiquo, i risultati si hanno ma vengono lentamente; allenarsi all'incapacità sempre NO, per brevi periodi organizzati SI (soprattutto in massa e ibridi). Lo stimolo sul muscolo c'è anche se non si ammazza l'SNC. SNC e muscoli, due sistemi separati che dialogano fra loro, con i rispettivi recuperi e i rispettivi tempi di crescita.

Avevo detto di non parlare di recupero muscolare ma poi alla lunga ho dovuto, xkè quando si parla di sistemi di recupero è impossibile isolarli e trattarli come entità astratte.
Vi aspetto per il secondo piatto...parleremo di sistemi di fatica cumulativa, ciclizzazioni della fatica, gestione della fatica, bufferizzazione. Sembrano cose diverse ma significano tutte la stessa cosa. Avrò da fare per qualche giorno, intanto avete tutto il tempo per cercare su internet altre notizie o riportare delle argomentazioni dei vostri corsi, mi farebbe davvero piacere...

A presto...
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